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Da Picasso a Fontana - Digital Trasformer

Aggiornamento: 5 set 2023

Sviluppare la comunicazione per una mostra di questo livello, spingendo i nomi che ne fanno parte, i grandi artisti che compongono il cuore di questa mostra.



Dal 2 dicembre 2022 all’11 aprile 2023 Palazzo Bisaccioni a Jesi (Ancona) ospita la mostra Habitat. Le forme e i modi della Natura, a cura di Stefano Verri, promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi in collaborazione con Intesa Sanpaolo e patrocinata da Regione Marche. Protagonista sarà proprio la natura, indagata nei suoi aspetti estetici e sociali da grandi artisti del XX e dell’inizio del XXI secolo. Da Giacomo Balla e Piero Marussig, passando per Pablo Picasso, per arrivare a Jan Fabre e Darren Almond: un viaggio attraverso i decenni sul rapporto tra la natura e l’uomo, nella creazione dell’habitat in cui viviamo.


Saranno esposte quaranta opere, tutte provenienti dalla Collezione Intesa Sanpaolo, realizzate da grandi maestri del Novecento e dell’inizio del nuovo secolo, che hanno affrontato il tema della natura dandone una personale interpretazione strettamente legata al contesto di appartenenza dell’artista.

Il rapporto tra la natura e l’uomo è da sempre un campo di indagine ricco di suggestioni in ambito artistico, e oggi più che mai l’ambiente è protagonista di dibattiti politici e sociali. La mostra intende essere un viaggio tematico alla scoperta di questo rapporto che si sviluppa soprattutto nella rappresentazione della natura: elemento figurabile per eccellenza, è il risultato di ciò che della natura colpisce emotivamente l’uomo/artista e l’operare artistico è un’opportunità per filtrare nelle arti figurative le nuove tematiche tecniche, scientifiche e sociologiche che hanno caratterizzato il secolo breve.



Nei paesaggi di inizio Novecento si incontrano ancora le influenze dell’arte ottocentesca, come nella veduta veneziana di Giorgio De Chirico e nelle visioni urbane di Piero Marussig, mentre con il trascorrere dei decenni si intensificano le sperimentazioni pittoriche e si incontrano opere come quelle di Enrico Baj e Mario Schifano dove il paesaggio è sempre protagonista, ma rielaborato alla luce della contemporaneità.

Presenti Giuseppe Penone e Mario Merz, artisti che hanno da sempre affrontato il tema uomo e natura, indagandone i rapporti. L’esposizione si chiude con opere che appartengono all’inizio del XXI secolo, di artisti di nuova generazione rappresentata, tra gli altri, da Olafur Eliasson e Darren Almond. I loro paesaggi hanno perso l’elemento figurativo e ciò che emerge è lo spazio simbolico che costituisce un deposito di memorie collettive, con l’obiettivo di formare una sensibilità comune in cui siamo tutti chiamati a intervenire. Gli artisti sentono ancora il dovere sociale di porre al centro del loro lavoro la natura e l’ambiente.


Gli artisti presenti in mostra sono Valerio Adami, Darren Almond, Franco Angeli, Stefano Arienti, Enrico Baj, Giacomo Balla, Marco Boggio Sella, Eugenio Carmi, Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Giorgio De Chirico, Olafur Eliasson, Jan Fabre, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Stefania Galegati, Peter Halley, Piero Marussig, Andrea Mastrovito, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Eugenio Miccini, Luca Maria Patella, Yan Pei Ming, Giuseppe Penone, Paola Pezzi, Pablo Picasso, Fausto Pirandello, Piero Pizzi Cannella, Arnaldo Pomodoro, Concetto Pozzati, Mario Raciti, Ottone Rosai, Salvo, Mario Schifano, Wolfgang Tillmans, Grazia Toderi, Ernesto Treccani, Vedovamazzei.


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